venerdì
28/03

Diplomazia primordiale. I primati e l’equilibrio tra empatia e aggressività

Descrizione

Vivere in gruppo è un vantaggio evolutivo, ma implica inevitabilmente tensioni e conflitti. Per evitarli, l’evoluzione ha selezionato nei primati – compreso l’uomo – sofisticati meccanismi neurobiologici legati all’empatia, alla cooperazione e alla capacità di leggere le intenzioni altrui. Questi strumenti permettono di mantenere l’equilibrio sociale e di prevenire l’aggressività distruttiva. L’analisi comparativa delle società dei primati rivela modelli diversi di gestione del conflitto. Alcune specie, come i bonobo e i macachi tonkeana, privilegiano la tolleranza e la condivisione delle risorse, spesso grazie a un ruolo femminile dominante che promuove coesione e alleanze pacifiche. Altre, come i macachi reso o i babbuini amadriadi, seguono una gerarchia rigida, in cui il controllo sociale è imposto attraverso la dominanza e l’aggressività. Tuttavia, anche in queste società più competitive, gli individui subordinati possono sfruttare opportunità per scalare la gerarchia, dimostrando che la struttura sociale non è statica. Le basi neurobiologiche che regolano la gestione del conflitto nei primati sono sorprendentemente simili a quelle umane. Il nostro cervello utilizza gli stessi circuiti per elaborare le emozioni sociali, suggerendo che la nostra capacità di negoziare, cooperare e risolvere i conflitti non sia solo una costruzione culturale, ma un tratto evolutivo profondamente radicato. Studiare i primati ci offre quindi una chiave di lettura per comprendere meglio la nostra stessa natura e il potenziale dell’empatia nella costruzione di società più armoniose.

Orari

11:30

Ingresso

Gratuito


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Luogo evento

Via Accademia delle Scienze, 6, Via Accademia delle Scienze, 6, 10123 Torino TO, Italia